Fermatevi
I morti
di bombe
o di colpi di pistola
i morti di mafie
o nel mare impietoso
I morti
bambini
o ragazzi
I morti giudici
I morti innocenti
di speranze annegate.
I morti
sacrificati all’altare
del potere
e quello
della ricchezza
I morti che sanno
e quelli
che non sanno.
Si macchia
di sangue
la nostra estate
si riempie
di putrescente carne
il nostro mare.
Inascoltato
è sempre
il nostro urlo:
Fermatevi.
(FOTO E TESTO: M. RANIERI)