Mi sento triste,

Tutto difficile

Tutto falso

Tutto inutile

Se non per l’illusione che ci dobbiamo dare

Che vale

Quanto

 

Tutta l’umanità

è così

Ne ho una noia

E una nausea

Da piangere mille stelle

 

Poco assuefatti a capire se stessi, tutti fingono con tutti

E creano il caos

La tristezza infangata

Ho una paura fottuta

Sono invincibili

E sovrastano tutti

Questi figli di troia

Finirà

Con quello che pensavo da bambina

Andrò in un paese

Povero a vivere

In un posto incontaminato

E vaffanculo a tutti

 

La mia vita

Lancia le sirene

Di allarme

Devo scrivere

Liberarmi da questo dolore

Che mi attanaglia l’anima

 

A volte

è tutto così chiaro

Ci diciamo delle bugie per sopravvivere

Ma sappiamo tutto

E già lo sapevamo

Appena ci siamo resi conto

Di essere stati gettati nel caos

Capivamo già

 

E se la ragione ci ha abituati

A fottere il prossimo

Meglio dare voce

A quell’intuito

Poco raffinato forse

Ma

Che ci parla senza le sovrastrutture del cazzo

 

Tutti

Ci lamentiamo

Delle catene

Dei condizionamenti

Ma nessuno

Lancia una bomba

Un segnale

Un urlo

Neppure tra amici

Ma basta

Che cazzo di vita è

Questa

Attori

Impiegati

Di merda

Dove il regista non c’è

 

La società

Ti vuole

Ma con riserva

Non devi essere vero

Non devi essere debole

Non devi chiedere aiuto

 

Sputare veleno

A questi quattro finti intellettuali

Che non sanno nemmeno piangere

 

Testo e foto Annalisa Falcicchio

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*