Fotografia sensoriale
L’ogiva del carpo nel cono d’ombra,
sartiame d’ammiraglia
sui dorsi dell’arpa,
agli orli del ventre:
la tua piccola isola
sconosciuta.
Spifferi tra le imposte
E nodi alle caviglie.
La tua gola d’acacia
e labbra cremisi
dipinte addosso,
avide,
come fossi e maree.
Schiusa la palpebra all’approdo,
nell’abisso feroce
d’iridi e dita.
E beve la schiena
Il tuo inchiostro,
tra vertebre
e poesia:
uno spirito di carne
che non mi fa dormire.
Delia Cardinale