Fatti un paio di domande e datti un paio di risposte: una Marzulliana auto-intervista a Manlio Ranieri
RM: Prima di tutto: perché la rete (le puntate su un magazine online e il solo formato ebook)?
MR: Per il romanzo “La Nera” ho scelto la rete perché, comunque, io credo che le trasformazioni del mondo – nel mio caso parlo del mondo della lettura e dei lettori – vadano interpretate, non ostacolate. Cercando di mettersi di traverso ai cambiamenti di rotta si finisce schiacciati, anche se si hanno le migliori intenzioni.
Pensate alla guerra che il mercato discografico ha tentato di muovere contro la pirateria: tanto imponente quanto inutile. Oggi qualcuno ha imparato che internet e i social network possono essere anche una risorsa, e qualche giovane band sta costruendo il proprio successo proprio su queste basi. Penso a “Lo stato sociale”, ad esempio.
Il mio interesse, specie in questo momento, è quello di raggiungere con la mia scrittura il maggior numero di lettori possibile, e per questo credo che la rete sia il veicolo più fruibile.
Del resto mi ha sempre affascinato parecchio l’idea del romanzo d’appendice. Non dimentichiamo che “I Miserabili” è stato pubblicato per la prima volta a puntate. Dunque, se vogliamo, stiamo solo reinterpretando la tradizione con mezzi più attuali.
RM: Ma non credi che questo sia un segnale di sfiducia verso il tradizionale “libro” e verso il mondo editoriale?
MR: No. Nella maniera più assoluta: il mondo editoriale, quello della produzione e vendita dei libri avrà anche i suoi difetti, ma guai se scrittori e lettori dovessero perdere fiducia in questa realtà. I bravi editori ci garantiscono la qualità del lavoro, cosa che in rete è totalmente fuori controllo, i bravi librai e i circoli letterari ci garantiscono la diffusione della cultura, non solo attraverso il negozio ma anche e soprattutto grazie al lavoro di sensibilizzazione alla lettura.
L’editore Musicaos di questo ebook è lo stesso con cui ho pubblicato “Un romanzo inutile”, che a brevissimo sarà disponibile in tutte le librerie dopo aver girato per quasi un anno fra eventi, presentazioni e alcuni librai selezionati. Lavorano bene, sia sul testo che sul mercato, affrontano i passi (difficili e rischiosi) con criterio, senza lanciarsi in pericolosi salti nel vuoto. Loro hanno creduto nella mia idea e hanno deciso di pubblicare l’ebook nonostante io stia già mettendo le puntate in rete, accessibili liberamente a tutti. Penso voglia dire che non si tratta di un’idea così folle.
La nostra speranza è anche quella di strappare qualche nuovo lettore per “Un romanzo inutile”, di stimolare la curiosità e muovere il mercato.
Prendetela come una specie di investimento pubblicitario che stiamo facendo, insieme, io, Colori Vivaci Magazine e Musicaos editore: tutta gente che nel libro crede (e investe) parecchio.
