La filosofia del vuoto a rendere
Il vuoto a rendere è un mercante giusto: ti restituisce la misura di quello che hai dato, garantendone la durata.
Il vuoto a rendere è il Mississipi: immenso e inesuribile; nonostante periodi di piena e siccità resta lì dov’è sempre stato, nutrendo tutte le sue creature.
Il vuoto a rendere è un vecchio saggio che conosce ogni gradazione intermedia tra il tutto e il nulla.
Il vuoto a rendere è l’amico che conosce i bisogni di chi lo possiede e li soddisfa o condivide o lenisce.
Il vuoto a rendere è l’amante che si svuota al punto giusto per lasciarsi riempire al punto giusto, conservando la tenerezza della familiarità ed ogni volta una qualche rivoluzione: cambia e resta uguale, invoca e protegge, rassicura tremando, sorride piangendo.
Il vuoto a rendere è un regalo utile che ti accompagna nel quotidiano.
Il vuoto a rendere è l’Everest: dona la più vasta prospettiva sul mondo.
Il vuoto a rendere è una preghiera sempre esaudita, il ricordo impresso nella memoria, un dolore che migliora, una gioia insperata, la prima lucciola estiva, una speranza rinnovata, un duello che non importa se vincerai, l’esperienza più indefinita che trova spazio in ogni evoluzione umana.
Il vuoto a rendere è sempre vuoto, ad un certo punto, ma sa completare completandosi: nutre e rapisce, attinge e dona, vìola e rispetta.
Il vuoto a rendere è una legge fluida e immutabile, ma per esplicarsi necessita di cure e attenzioni.
Il vuoto a rendere non ti cerca mai, piuttosto piove addosso come l’umido dai cornicioni e ti chiama una sola volta; vive di sè e per sè lasciandosi usare solo da chi sa riconoscerlo: ha la responsabilità della sua essenza.
Il vuoto a rendere è lo scorsoio al patibolo per chi non si dispone a somigliargli, pur restando se stesso.
Il vuoto a rendere è per chi non s’è mai accontentato e fa della vita una silenziosa ricerca, senza perdere la curiosità e la voglia di conoscere, creare, rinnovarsi, cadere, rischiare, ridere, combattere…
Il vuoto a rendere è un orologio che risponde solo al tempo del bisogno, una bilancia che misura solo ciò che è necessario.
Il vuoto a rendere è il più bel caso in cui inciampare.
Quasi ogni cosa è un vuoto a perdere, ma solo abituando lo sguardo alle tenebre si può essere abbagliati da una piccola luce, perchè, devi sapere, che il vuoto a rendere non si lascia scorgere nè comprare con facilità; a differenza della bigiotteria eccentrica e ridondante esso è come un prezioso diamante grezzo: al primo sguardo niente più che una comunissima pietra.
Il vuoto a rendere è molto umile…
Il vuoto a rendere è l’insoddisfazione che sa di creare esistendo così raramente.
Delia Cardinale