Crepuscoli
Di nuovo imprigionato
fra asettici tramezzi
di numeri e d’acciaio
dove la musica non penetra
oltre lo sfondo.
Vorrei spargere un po’
di quel profumo annusato
sulla curva delle vertebre
sotto i pini
a rendere questi crepuscoli
piccole alcove di felicità,
come lontani
pomeriggi invernali
protetti dal buio che si scioglie
in un abbraccio infreddolito
fra vetri e lamiere,
e per stendere iodio
come manto di bellezza
sulle mie piccole lacerazioni
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