Siamo tutti un po’ “Sottostress”
Tornano sulla scena rock dopo qualche anno di inattività i Sottostress, e lo fanno con due brani registrati al Diamond studio di Bari, che rappresentano appieno il loro stile variegato e graffiante.
“Fragole stuprate” era il nome della band, prima di adottare quello definitivo. Il gruppo nasceva dalle ceneri del progetto “Strawberries”, e l’idea era quella di affrancarsi da quella storia ma rimarcando una certa continuità. Ma era anche un titolo perfetto per questo brano che inizia in chiave grunge e poi si trasforma in un intermezzo progressive, perchè le due parole esprimono il forte contrasto fra la timidezza e il desiderio roboante di esprimersi del protagonista del testo.
“Sottostress” è una sorta di menifesto dei nostri tempi, sempre frenetici, spesso vissuti sulla lama del rasoio, ma è anche un brano che assorbe influenze new wave e le frulla facendone emergere un assolo di flauto nel finale, strumento piuttosto insolito nel rock.
I Sottostress sono: il polistrumentista e compositore Gaetano Brindicci (Voce, chitarra, flauto, pianoforte) e la sezione ritmica composta da Filippo Armenise (Batteria) e Manlio Ranieri (Basso)