Hidden universe – Over and out
Gli universi nascosti, quelli da svelare, quelli che contengono infinite possibilità parallele.
E’ proprio dal lato nascosto della musica – che può essere intimo ma anche energico – che emergono i quattro baresi Hidden universe, e lo fanno con un EP di tre tracce che raccoglie e sintetizza sia i loro lati melodici quanto quelli più ricercati; è proprio questo il punto di forza della band: il riuscire ad essere rock, nel senso più ruvido del termine, ma senza mai dimenticare l’armonia; o, al contrario, il saper strizzare l’occhio alla melodia senza scadere nel banale.
Le radici musicali degli HU sono da individuare oltremanica, piuttosto che nel rock nostrano. Ma non lasciatevi trarre in inganno dalle associazioni facili, perché la loro ricerca stilistica non va verso il britpop più universalmente riconosciuto, bensì verso certo rock alternativo, di cui si riconoscono spesso le caratteristiche nelle parti ritmiche e nei riff a sei corde. Perché le canzoni che si ascoltano in “Over and out” sono così: sature di chitarre sporcate dall’overdrive e ritmi di batteria che spesso virano sul tono caldo dei tom piuttosto che rimanere sulla strada lineare del classico cassa-charleston-rullante.
L’EP si apre con “Scars”, che martella fin dall’inizio col ritmo di batteria e, dopo un breve intro, esplode in un riff di chitarre riuscitissimo.
In “Blind”, invece, ritroviamo una breve pausa – mai troppo rilassata – che sfocia in un ritornello dall’apertura melodica irresistibile.
La chiusura è affidata a quello che ritengo il pezzo migliore, il cui inizio richiama alla mente certo rock degli anni ’80, quello che nasceva dal punk ma ne superava i limiti e gli schemi. E’ proprio la chitarra in apertura che non può non far pensare agli U2 degli albori o gli Alarm, ma poi il brano prende la sua strada senza mantenersi nel solco della citazione di nessuna band in particolare: sono gli Hidden universe, perfetti e riconoscibili nel loro stile, ed è meglio così
L’attività live della band è molto intensa, e sul palco il loro rock figura benissimo, coinvolge e fa cantare. Se siete dalle parti di Bari cercateli e andate ad assistere a un loro concerto.
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Manlio Ranieri