L’innamorato seriale
“Dottore, mi aiuti … non posso vivere così, è sfiancante!
Come divertente? Ma cosa dice dottore? Le non sa cosa significhi innamorarsi continuamente, innamorarsi di ogni donna che si incontra dappertutto! Nei bar, nelle librerie, per strada, all’università, nei supermercati … che siano biondine slanciate, eleganti sui loro tacchi o brune mediterranee, professionali o sportive, giovani, cicciotte, o frikkettone con gli anfibi e i loro mille ricci …. Io me ne innamoro!
Basta uno sguardo, un profumo, il colore della sciarpa o il modo con cui si sistemano i capelli dietro l’orecchio mentre sfogliano un libro …. io me ne innamoro.
Sono disperato!”
Con queste parole ho provato a sottoporre la mia situazione drammatica ad uno specialista.
Se ci penso bene, credo di aver avuto questo problema dell’innamoramento facile, sin da bambino, quando il fiocco rosso sulla testa di Matilde mi conquistò il cuore e anche più tardi quando fra i banchi di scuola sognavo dialoghi romantici con Caterina…Mariangela..Rossellina,Francesca, Beatrice, Patrizia, Violetta, Teresa, Alessandra,Alba, Ornella, Giovanna….ecc..ecc…
Col tempo il sintomo è peggiorato, mi innamoro e sogno ad ogni piè sospinto.
Il mio dottore mi ha suggerito di rivolgermi ad uno specialista: “E’ un problema di vista! Ci vuole l’oculista!”, ha detto.
Ma con i nuovi occhiali il problema non cambiava, anzi le lenti mi acuivano la vista e mi innamoravo anche a distanza.
L’oculista mi ha detto: “E’ un problema di cuore! Ci vuole il cardiologo!”
Con lo stetoscopio il nuovo dottore mi ha auscultato: “il battito è regolare, il suo cuore è forte…è solo troppo sensibile. Non si preoccupi, una piccola operazione di routine, stringiamo una valvola, un piccolo giro all’arteria e tornerà come nuovo!”
E’ inutile che vi dica che non è servito a nulla, ho continuato ad innamorarmi perdutamente, perdendomi in ogni occasione perduta.
“E’ un problema di testa! Lei deve andare da un neurologo!”
Anche questo dottore sembrava sicuro di sé: “certo non è un problema comune, ma non disperi, lei sogna ad occhi aperti! Noi la ipnotizzeremo e lei non sognerà più!”
Devo ammettere che questa prospettiva non mi entusiasmava molto ma ormai, dopo tanti tentativi valeva la pena provare ancora.
Boh! Forse avrebbe anche funzionato l’ipnosi…se solo l’assistente del neurologo non fosse stata così carina….con i suoi occhioni neri e la sua boccuccia così delicata….
Sono un caso disperato lo so.
C’è chi ha la rinite allergica, chi soffre di nevralgia, chi ha il colon irritabile….io ho l’innamoramento facile.
Nicla Gadaleta
WRITE to the WILD, il corso di scrittura di Colori Vivaci Magazine, a cura di Antonella Petrera