Occhi, ogni giorno si rigenerano. Diceva mio nonno. Non sapevo che questo lavoro, fare il cameriere e tornare sfatto a casa, sentirsi rubare il tempo è una condanna alla mancata luce e al futuro.

Ma il nonno sorrideva e anche lui ne aveva attraversate di montagne e di difficoltà.

Occhi, prendete tutto. Diceva. Pure quello che vi par brutto. D’improvviso torneranno nel bel mezzo del caos di un ipermercato i fiorellini gialli che raccoglievi per me e Marta in Sicilia, quando eri bambino. Ricordi?

E lo sento il profumo. E il segreto è lì, l’ho detto pure a Viviana stamattina mentre assonnati tracannavamo le nostre tazze di caffè.

Lei con gli occhi ancora sporchi di trucco mi dice che sono tutto scemo come vorrebbe che fosse il mondo, semplice e sincero e insostituibile come la parola che dritta ti spacca la testa tanto è vera.

Quando studiavamo mica lo sapevamo che dovevamo studiare di più, che dovevamo guardarci di più, ma lo sappiamo adesso e il tempo può tornare indietro. Ai fiorellini gialli di Sicilia, al profumo di mamma, alla mia voglia di vivere e di inzuppare tutto in questi occhi traslucidi e dire.

Testo e fotografia di © Annalisa Falcicchio

 

 

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