Abbastanza strega
Iniziava a piovere e Lu era ancora sul ciglio della strada a sporgere timidamente la mano.
Qualcuno prima o poi… adesso era il momento, adesso era la vita. A pochi metri da lei uno stridore di freni.
“ Lu, tesoro, cosa diavolo fai qui? Piove!”
“ Nonna! Cosa ci fai tu sulla statale?”
“Sali!”
Inutile ribellarsi o ricordarle che non avrebbe dovuto più guidare alla sua età. I riflessi, l’attenzione, un mancamento, un cedimento o chissà cosa.
“Vado a un raduno, un concerto, una specie di festa… Vado a Woodstock.”
“ Bambina cara, non mi dire! Tua madre non lo sa di sicuro e nemmeno quel gesso di tuo padre. Vorrei vedere la sua faccia quando glielo diranno, perché glielo diranno, stanne certa! E lui dovrà lasciare per un attimo una delle sue riunioni importantissime e inderogabili e irrinunciabili. Lui! Onnipotente! Telefonerà a tua madre per indagare, biasimare, giudicare. Lui, con tutti i suoi soldi, gli affari e le imprese. Dove è finita tua figlia? Non lo sai? In mezzo a un branco di spostati!
La voce come un tuono. E tua madre giù a squittire le sue scuse, le ragioni, il rammarico, il pentimento… lui urla e lei si pente: prega, piange e si pente. Si fottano! Vengo anche io.”
“Nonna, ti prego… stai guidando con le ciabatte…e poi non puoi venire con me…”
La donna inchioda sull’asfalto lucente. Sfila rapida le forcine che tengono raccolti i capelli e scioglie sulle spalle le ciocche di fumo e d’argento. Gli occhi come due lame sfidano Lu: “Sono abbastanza strega così? Non siete mica liberi, voi? E io sono vecchia e libera, liberissima! Mi riprendo qualche pezzo di vita che ho perso per strada.” In un baleno non ha più le ciabatte e riparte premendo il piede nudo sull’acceleratore. Un reticolo di vene pulsa sotto la sua pelle vissuta.
Uno scritto di Alessandra Cinelli
Per il corso di scrittura on line e interattivo Make me hippie
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Tenuto da Antonella Petrera per Colori Vivaci Magazine