Tra una riga e l’altra del mio maglione a scacchi, seduto al tavolo del mio Ludo-Ufficio-Bar, imposto un’intima conversazione col mio Amico Immaginario.

Stamattina si è crashato schizzevolmente sul mio lavandino del pianto e, sguazzevole, mi ha guardato dritto negli occhi. Lui, che l’ultima volta che l’ho visto avevo 12 anni, non è cambiato per niente.
Io si!
E penso a quanto mi sono impegnato per riuscire ad essere REALISTICO, CONCRETO, PRAGMATICO, PRODUTTIVO, AFFIDABILE, CONCLUDENTE, RAZIONALE, ALE…ALE…ALE…

Infastidito dalla pesantezza degli aggettivi cazzo-duristi-turbo-fotonici-devoessersempreall’altezza-mammasenno’piange, tolgo il tappo al lavandino raccogli-lacrime e li lascio scorrere nelle amorevoli condotte in pvc.
Poi, invito Cosino Immaginario a prenderci un costoso Caffè Brio.

Cosino è fluido da nuotarci dentro, azzurro e bianco, quando parla sputacchia e diventa lievemente arancione e qualche volta grigio. Ma solo se s’incazza con me.
Mi dice che è tornato per un’importante missione: sciogliere il calcare che blocca le mie turbine del benessere e convertire le mie noia-sinapsi in sgorga-liberi- folli-pensieri.
Una cosa da poco! – mi dico – E chiedo a Cosino d’iniziare la conversazione per primo, che poi io l’avrei seguito…

– “Comunque te non sei a posto”
– “Si, è che ieri mi son cambiato di etichetta e non ho ancora trovato lo scaffale giusto”
– “Chiedi informazioni all’inservi(ni)ente!”
– “Hai ragione, così magari lo promuovono a inserviqualcosa…”

Cosino annuisce col capo, e migliaia di goccioline aranciate m’imbrinano di gioia. Ne deduco che l’operazione sgorga-pensieri abbia preso la giusta direzione.

– “Ora ti lascio”
– “Noooo! Non lasciarmi dai porta pazienza!!!”
– “La pazienza è la virtù dei fritti”
– “Fritto? no grazie, c’ho il colesterolo altro…sarà mica il tuo?” – “Non credo, il mio l’ho regalato a mia moglie per il suo compleanno perchè era troppo sana”
– “Mi dispiace, e adesso come sta?”
– “Malino grazie”

Cosino alza il pollice in su: Cosino Like

– “Ti voglio molto bene sai”
– “Dimmi quanto!”
– “All’incirca 3 kg e 200 ht, che faccio lascio Signò?”
– “Lasci lasci, nel caso vengano ospiti all’improvviso…”

Cosino Immaginario salta splashante nel mio happy-caffè, spruzzando uno sgocciolante Ciao di schiuma.
Ed io, mentre lo bevo e rido, penso che farò presto a meno del mio piangi-lavandino.

Photo by Nathan Dumlao on Unsplash

Uno scritto di Antonella Fiacchi dal Corso di scrittura creativa online e interattivo Inchiostri dall’assurdo, condotto da Antonella Petrera per Colori Vivaci Magazine. Partecipa al prossimo corso on line!

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