I dolci aghi di pioggia, gli occhi alti al cielo.Lo spazio che gira, gira, mentre anche la terra lo fa e noi ci infiliamo i cappucci visionari seduti sulla spalliera della panca di legno assorbente.
Nella foresta il pomeriggio si cala i pantaloni e diventa sera nel punto in cui la nebbia aderisce alle madide cautele del vivere.
Scegliamo su Spotify la canzone perfetta per questo momento e torniamo sedicenni graffiati e graffianti e diventiamo un’unica persona.
Le strade che abbiamo nel corpo si illuminano di ricordi, profumi e inclinazioni di luce ciclica e finalmente si stendono nell’aria del tempo che cambia perché si veste di parole, parole nuove, musicali, colleganti, rabbrividenti.

La scrittura e le colonne sonore, corso di scrittura online
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Si possono avere insieme scrittura, musica e cinema, tutte nella stessa avventura?
Mettete una delle vostre pellicole preferite nella pentola, aggiung…

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