Giulio Regeni: 25 gennaio-3 febbraio 2016
Come Filottete guerriero Acheo soffocato nell’urlo della mia cancrena
Abbandonato da quelli dalla mia specie
Ora vago senza arco e cimiero che mi rappresentino di qua nell’Ade
Invocando le Moire di ritessere un tratto del mio destino
Per disfare questa dolente fatalità.
Diversamente che io giunga Ulisse a incontrare
E con lui risolvere perché il respiro mi tolsero
A beneficio di una notte di sonno per chi mi generò
Contro questa giustizia terrena mai pagata
Da questa fetida cancrena che è l’umana empietà.
Uno scritto di Massimo Faggioni prodotto durante il nostro corso di scrittura online Mi illustro di luce vivace
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