Il cielo in una stanza
Era solita rifugiarsi nella sua stanza. Aveva un occhio vispo quasi a farci l’amore con i particolari, la piccola Matilde.
La osservo, quando mi è possibile.
I giorni stanno diventando sempre più grigi e lenti. Non saprei descrivere la malinconia dei miei giorni, mentre leggo Svevo e fumo sigarette.
Sono un uomo sulla settantina ed ho costruito tutto: un bel niente. Ho una casa, una pensione e leggo il giornale tutte le mattine. La mia compagna di vita è la sigaretta. Sono stato un uomo ribelle alla vita. Ribelle all’amore. Non mi hanno mai commosso neanche i bambini.
Ma quella creatura, non saprei.
Ci dividono pochi metri.
La spio dalla mia finestra. Di fronte al mio salotto c’è la sua cameretta.
Vorrei dirglielo:
“Matilde sei così preziosa mentre giochi dietro la tenda e ti nascondi nel tuo abisso. Ma il mondo è così stupido e indaffarato nelle sue vigliaccherie che nella tua ingenuità hai costruito la più grande fortezza:
il muro dell’ immaginazione.
Vola Matilde e sii felice sempre, come se avessi in grembo te stessa!”
Il tuo vicino Ambrosio, sulla via della morte.
prodotto durante il nostro corso di scrittura online e interattivo
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© Dominique Fortin ILLUSTRAZIONE IN COPERTINA
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