Ho visto Frida
Ho visto Frida nel letto di sangue che è vita
e l’ho vista nella mia anima galleggiare
con il suo corpo d’ispirazione
mentre quelle parti sue di dolore
erano fisse, ferme, incagliate negli scogli
di un cielo troppo azzurro, perfetto, insignificante
di quei cieli dove tanta gente sorride
o sghignazza, difficile saperlo.
Ho visto Frida liberissima immobile
nel sangue fluido dei tanti come
che ogni volta le hanno ricostruito la vita
e l’ho vista nella mia anima
come sorella
perché anch’io galleggio dolorante e sofferente
e quando piango sorrido e sorrido e piango,
non fingo,
ho deciso che sto a guardare
me stessa che mi cambia,
quella me stessa che ho abortito
tanti anni fa come un feto non voluto
e che ora risplende guardando
le radici piumate del mio scrivere,
disegnare, dire sì oppure no,
spettinarmi, confondermi
e cambiare idea,
andare e restare e andare,
sempre aggrappata
ai cordoni ombelicali dei raggi
del sole d’inverno
che amo
e del sole d’estate
che amo.
Ho visto Frida nel letto di sangue che è vita
e anch’io mentre cammino
mi sdraio nel mio letto di sangue
dove non caccio via dolori
e accolgo piaceri
ma li abbraccio entrambi
e a volte li prendo a calci,
benevolente ma pur sempre a calci,
e a volte li abbraccio entrambi,
ma comunque li tengo, li tengo
nel mio letto di sangue
dove il feto è rinato.
©Anna de Romita 2019
Data di realizzazione: 1932
Dimensioni: 38 x 30,5 cm
Dove si trova: Collezione di Dolores Olmedo, Città del Messico, Messico
Partecipa al nostro prossimo corso di scrittura online
oppure al nostro prossimo corso in sede Don’t stop me now! Corso di scrittura creativa