Viaggiare

Viaggiare.

Salti sull’aereo, ti appisoli e in poche ore…puff…ti trovi catapultato in un altro universo. D’accordo, l’omologazione è imperante, tende ad uniformare, ma a me piace ancora stupirmi e cogliere le differenze. Che parola meravigliosa, che concetto unico: le Differenze. Da un paio d’anni, improvvisamente, mi ha chiamato un continente prima quasi indifferente: l’Asia. Dicembre ’17. Ero in India. Lì, nei villaggi, ho incontrato bimbi dagli occhi smisuratamente neri. Profondissimi. Molta gente giace accovacciata. In silenzio. Assorta. Risiede una quiete interiore in loro. Nessuna traccia della novrosi occidentale, di questo nostro eterno movimento, di queste continue preoccupazioni. Ecco, nei villaggi indiani ho visto bimbi felici. Felici col nulla: una mucca, un aquilone da lanciare nel cielo, un gioco da condividere con gli altri. Cellulari, playstation, computer: non esistono. Non ne hanno bisogno. Loro comunicano coi loro sguardi. Dritti. Intensi. I loro sguardi ti entrano dentro per sempre senza lasciarti mai. Mai più.

C’è una vita pre-India, ed una post India.

Ecco, viaggiare ti porta ad accostati con discrezione ma curiosità all’Altro. Apre mente e orizzonti.

Bene, dopo i miei viaggi in Oriente ho stabilito che voglio tenere lontano le persone negative. Quelle che giudicano. Quelle che non sanno far altro che disprezzare, criticare, screditare, accusare. Quelle che si lamentano. Sempre. Del lavoro, della salute, della sfortuna, del tempo, delle tasse. Per loro c’è sempre qualche colpevole. A loro regalerei un biglietto aereo per l’Africa centrale.

Di sola andata.

Testo e fotografia di Andrea Martelli

scritta durante il corso di scrittura creativa di Colori Vivaci Magazine Viva la Vida

Il prossimo corso inizia il 29 gennaio, scrivici per informazioni e per partecipare: Don’t stop me now, corso di scrittura di Colori Vivaci

Scrivici per partecipare a colorivivacimagazine@gmail.com oppure Whatsapp 3478727150 (Annalisa)