Non abbiamo fatto in tempo ad allontanare la paura per il terribile Covid-19, e tutte le conseguenze negative che ha avuto sulle nostre vite e sull’economia, che già si prospetta all’orizzonte una nuova minaccia?
Forse, in realtà, la minaccia era già “nell’aria” da tempo, serpeggiava fra noi, e questo periodo l’ha solo resa più evidente di quanto già non fosse.
Questo nuovo virus si chiama superficialità.
Non è un caso che io abbia scelto un titolo sensazionalistico per acchiappare la vostra attenzione; adesso che vi ho fatto abboccare, però, lasciatemi spendere due parole in più su questa grave minaccia.
Noi della redazione di Colori Vivaci Magazine passiamo giornate intere a interrogarci su cosa potremmo fare – come singole persone e come centro culturale – per arginare l’emergenza climatica. Preferiamo far questo piuttosto che lamentarci del caldo, e condividere titoli che annunciano, almeno dieci volte l’anno, “la più grande ondata di calore del millennio”.
Abbiamo passato l’intero periodo di lockdown a tracciare grafici per analizzare tutti gli aspetti di come stava progredendo e regredendo la malattia, a leggere attentamente i pareri degli scienziati che abbiamo ritenuto più affidabili in base a una frequentazione accurata e ragionata delle loro pagine e delle loro pubblicazioni. Poi, però, vediamo le nostre bacheche invase tutt’ora da titoli catastrofici e simulazioni improbabili su come sarà la nostra vita futura che, va detto, non corrispondono a quanto affermano oggi, con un briciolo di ottimismo in più rispetto a un paio di mesi fa, i virologi e gli epidemiologi più saggi.
A noi di Colori Vivaci Magazine non sono mai piaciuti i titoli sensazionalistici, abbiamo sempre evitato di usarli – tranne in questo post, dove l’abbiamo messo apposta per catturarvi e tentare di farvi riflettere su quanto siano pericolosi – pur sapendo che ci avrebbero fruttato qualche condivisione in più.
Fatelo anche voi.
Se il giornalismo va in quella direzione, è perché i lettori – anche quelli più intelligenti – non si preoccupano più di approfondire, e questo genera i peggiori mali della società: odio, razzismo, panico, fanatismo.

Odio e panico servono a chi ne vuole trarre benefici in termini di visibilità e potere, ma per i cittadini sono sentimenti negativi, che provocano malessere. Perché alimentarli, dunque? A chi facciamo un piacere? Di certo non a noi stessi.

Nessuno di noi ha la verità in mano.
Però, se invece di perdere tempo a mitragliare raffiche di opinioni non ragionate, non masticate né digerite, lo occupassimo per interrogarci in profondità, leggere, informarci e meditare su ciò che abbiamo letto, avremmo almeno la possibilità di affrontare discussioni più interessanti e costruttive.
Sappiamo che fra i cinquantamila lettori di Colori Vivaci Magazine ci sono molti che non si limitano a leggere i titoli. A loro chiediamo: aiutateci a diffondere una maggiore cultura dell’informazione e del ragionamento costruttivo. Ditelo ai vostri amici, con calma e gentilezza, perché le urla – ancorché virtuali – servono solo a chi vuol lucrare su qualcosa: non fanno crescere.

Manlio Ranieri

Foto di CDC da Pexels

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