E improvvisa arrivò quella domanda che sembrava partorita dagli abissi:“Sei sempre qui, chi sono dunque io per te?”. Anche se impaurito, mi armai di coraggio e decisi di risponderle sinceramente. “Chi sei tu per me mi chiedi? Sei un’amante seducente che mi rende pazzo di gelosia – specialmente d’estate – quando ti concedi a chiunque ti cerchi. Montanari, campagnoli si bagnano tra le tue grazie senza nemmeno provare a capirti. Sul tuo corpo fatto di sale e acqua strisciano le loro membra senza chiedersi chi tu sia davvero. Cercano solo un po’ di frescura, un posto all’ombra in giornate torride e tu invece di respingerli che fai? Li chiami e li lasci entrare mentre io – sudando delusione – mi prometto di non cederti più, solo un attimo prima di sconfessare il mio orgoglio ed unirmi alla schiera degli inetti vacanzieri. Come loro mi immergo ma aspetto le giornate fredde e piovose che verranno in cui urlerai e piangerai credendoti sola. E allora mi vedrai ancora qui, unico amante superstite che non conosce clima e stagioni. Saremo assieme e tu sarai tutta e solo mia. Almeno fino alla prossima estate.”


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