Statistiche e citofoni di paese
Dlin dlon!
Chi è?
Buongiorno, signora, ci stiamo occupando del censimento, sono qui per il questionario!
Che cos? Un missionario? No, ma noi facciamo già tutti gli anni l’abbonamento alla rivista della chiesa.
Ehm no, signora. Il questionario per il censimento.
Che cos? L’abbonamento? E com’è mo te l’ho detto che l’ho fatto pure quest’anno alla rivista della chiesa.
No, signora, dicevo…
Scusa giovine, non ci interessa, tanto poi nel cestino della chiesa noi mettiamo sempre qualche cosa, poi ti dico una preghiera pure a te, ma mo devo andare a fare il sugo. Che ne sai, tu, che la vicina di casa mia, che viene da un altro paese, mi ha imparato a mettere il cherri dentro. Meh, mo statti bene bene, tante belle cose.
Ma…
Conversazioni da citofono di paese, pittoresche come questa, sono ormai lontane nel tempo. Eppure la signora Concetta, che abita in uno dei bellissimi piccoli borghi italiani, senz’altro aveva già una vicina straniera che le faceva sperimentare una nuova spezia. Lo capiamo grazie al lavoro dell’Istat. Il nostro Istituto Nazionale di Statistica.
Da diversi anni, come sapete, Istat ha cambiato completamente la modalità di ricerca dei dati, grazie al Censimento Permanente.
Leggere i dati che ci riguardano, grazie al nuovo modus operandi di Istat è facile, arioso, attendibile e anche divertente. Informarsi da un ente ufficiale ci aiuta a capire chi siamo, il nostro Paese, e soprattutto a fidarci dei dati. Dei dati certi. La statistica è ricerca e scienza, non dimentichiamolo. Una scienza umana, per l’esattezza, perchè il rimando che ci dà è lo specchio non solo di quel che siamo adesso come società, ma di quello che potremo diventare, e quindi, udite udite, aggiustare il tiro sul nostro futuro leggendo il presente. Non è esaltante?
Le operazioni di ricerca del Censimento Permanente sono centrate sul presente, e prendono in considerazione via via campioni diversi di territorio, in modo da avere un’idea leggibile a raggio sempre più largo ma definito della nostra realtà di Paese, e sulla lettura storica del tempo presente.
Ve lo ricordate? Proprio noi vivaci ne abbiamo parlato proprio qui tempo fa, quando questa esaltante esperienza di ricerca era appena iniziata.
Ebbene, due anni sono passati e lo scorso 15 dicembre è avvenuta la prima presentazione dei dati ufficiali delle mille e mille ricerche che sono state effettuate su campioni di territorio italiano (comuni e amministrazioni comunali, perché alle indagini sul territorio si affianca l’utilizzo delle fonti amministrative).
Ricerche, fonti, lettura dei dati, non vi piacciono queste parole?
A noi sì, moltissimo! Ci danno la sensazione di una umanità pulsante, in continuo cambiamento e lettura di se stessa. Volete una prova di quanto tutto questo è utile e ci racconta?
Adesso vi raccontiamo la storia dei BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA.
Indovinate cosa stiamo facendo? Stiamo leggendo i dati di cui parlavamo prima!
A partire dal 2001 moltissimi piccoli borghi italiani hanno ottenuto un riconoscimento di carattere storico, artistico e culturale, quello di Borghi più belli d’Italia, grazie a una iniziativa supportata dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (indovinate chi ne è presidente?)
Dai dati e dalla ricerca Istat che è stata condotta in questi ultimi anni capiamo che ci sono piccoli comuni italiani tra i più belli, che hanno una tendenza demografica verso lo spopolamento, ma che grazie alla crescita della popolazione straniera stanno riempiendosi di nuovi cittadini lavoratori e di bambini.
Significa che non si svuoteranno.
Significa che presto le loro scuole saranno più piene, e la loro vita è già più attiva.
Non sono grandi notizie?
Vi abbiamo resi curiosi? Volete consultare un sacco di altri dati?
E potete anche consultare le mappe per territorio e fare le vostre ricerche! Pensate alla ricerca di geografia di vostro figlio, quanto più completa può diventare, eh eh. E c’è perfino la possibilità di utilizzare le mappe interattive! Cioè praticamente la nostra curiosità può volare nella stratosfera! E possiamo giocare a informarci, e già essere attendibili per noi stessi!
E vi diamo anche un’altra bella notizia. Tra tutti i mila like che avete sui vostri canali social fatevi piacere anche questo, questo, e visto che ci siete consultate anche questo, che sono istituzionali, e hanno un sacco di professionisti preparatissimi ad aggiornare i dati.
Foto di Matteo Galeazzi , è Cisternino, in Puglia, uno dei Borghi più Belli d’Italia.