Tumtumtum. Il cuore pompa talmente veloce da sembrare un unico, ininterrotto battito. Fame d’aria. Respiro corto. Salivazione azzerata. Un dolore lancinante al centro del petto che riesce a convincerti, ogni volta, che sarà la fatidica. La testa è incapace di razionalizzare, e nel giro di pochi secondi dilaga un terrore smisurato.
Quanto impatto possono avere parole non dette? A volte la loro non-eco è devastante. Talmente potente da farti ritrovare a combattere con te stesso. A guerreggiare, mentre inconsapevolmente ti minacci e al contempo cerchi disperatamente di salvarti. Perché non è facile capire che ad un certo punto puoi dirtele da solo, le parole che aspettavi. E nel modo in cui nessuno sarebbe stato in grado di fare in ogni caso.
Mi chiamo Claudia, e soffro di attacchi di panico. Ma da qualche tempo a questa parte, in quel fiume di parole mancate, sto imparando a galleggiarci.
Uno scritto di Claudia Colombrini
Laboratorio di scrittura online in pillole
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Photo by Noémi Macavei-Katócz on Unsplash

 

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