Ci sono creature dell’altro mondo, vestite di giallo.

Tu sei una poesia post-moderna urlata a squarciagola dai tetti di San Francisco.

Ma anche una foglia di menta che non sverna.

Mi piace cercarti, alle volte, per i tuoi strani modi di dire e i racconti. Soprattutto per i racconti.

Una piccola e bianchissima Shahrazad che m’incanta di storie.

Sarebbe stato diverso, cedendo a qualche mio rigurgito putrido che non vorrei sputarti addosso. Come pure faccio, in certe alcove più vergini. Spietatamente.

Ma di te, che sei una creatura dell’altro mondo, ho una visione un po’ sacra.

Mi piace come te ne freghi. Mi piace la tua fragilità nascosta che abbraccia la mia. Mi piace questo esserci inessenziali, saltellando qua e là senza una meta. Mi piace prendere l’autostrada sapendo che stringerai gli occhi sorridendo. 

Siamo tangenziali, mensole e cuscini. Mi sembrava così, mentre scoprivo il coperchio tondo di una scatola che non c’è, su quel cruscotto ingombro. Mentre aspettavo che stampassi biglietti che non hai stampato. Correndo, dopo l’imbarazzo di un cocktail davvero imbevibile.

Una baccante lungo il filo spinato di certi divieti: sono io e sei tu.

Metafore ardite sui dorsi del caso e di un generico piacere che voglio celebrare.

Sento che potrei dirti qualsiasi cosa di cui mi vergogno. Tu che abiti un altro mondo e hai ucciso qualcuno di quei demoni che io ancora corteggio. M’immagino sbranata diversamente. Così debole.

E allora no. Non sono ancora libera.

C’è una bellezza in questo desiderio, nella non costanza, nelle comparse, nel trovarsi in un cinema vuoto.

Ti ho detto che mi sembra di averti già immaginata, scrivendo. Sei un paesaggio visto dal treno di cui so ancora troppo poco. E questo attraversarti di sfuggita, a singhiozzi, a piccoli sorsi…è incantevole.

Non riesco a metterti da nessuna parte, è strano per chi compra delle scatole cercando una specie di ordine.

E allora ho inventato una scatola che non esiste, quella di cui tu hai solo il coperchio tondo.

L’ho fatto stanotte: non ci avevo pensato prima.

 

Delia Cardinale

Fotografia di Delia Cardinale

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