Avevo bisogno di un fottuto cambio.
Di scena, di passi.
Di odori.
Di proiezioni.
Di non sognare mai più di notte le aspettative dei miei genitori.
Se il mondo era grande, grandi erano le mie possibilità.
In ogni momento del giorno e della sera.
“Avevo dei progetti per te” doveva scoppiare nella bolla cangiante del “posso essere per me”.
Chi posso essere se posso camminare e ballare per strada di notte senza che nessuno possa solo pensare di violentarmi?
Chi posso essere se non devo preoccuparmi di mettere piede in un paese bellissimo dove c’è la guerra se la guerra sparisce dalla mente degli uomini assetati di potere e avidi di sopraffazione?
Il mondo ci vuole omologati per pilotarci, per essere schiacciati dalla macchina capitalistica e del potere.
Ma la vita vera è altro, è ai margini dei libri che amiamo e nelle poltrone di velluto dove cadono le nostre briciole d’amore.
Ci sono persone divine nel mondo e sono le uniche che meritano tutta la bellezza che riusciamo a concepire.
E nel concepimento e nell’idea c’è il nuovo per tutti, noi che siamo uno.

Testo di Annalisa Falcicchio
Fotografia di James King. I Wanna Be Me. 

 

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